Perché le Condotte Aerauliche Industriali richiedono un’attenzione specifica alla sanificazione?
Le condotte d’aria che si snodano negli ambienti industriali sono costantemente esposte a una varietà di inquinanti, la cui natura e concentrazione le distinguono nettamente dagli impianti civili. I processi produttivi generano continuamente polveri e particolato di diverse granulometrie, derivanti dalla lavorazione di materiali come legno, metalli, tessuti, oppure dalla manipolazione di alimenti.
A questi si sommano agenti chimici sotto forma di fumi, vapori o residui di sostanze impiegate nei cicli produttivi. Ma la minaccia più insidiosa è rappresentata dai microrganismi: batteri, virus, muffe e funghi trovano nelle condotte un ambiente ideale per proliferare, soprattutto in presenza di umidità e buio, nutrendosi proprio del particolato e degli altri detriti accumulati.
Settori come quello alimentare, farmaceutico e sanitario sono, per loro intrinseca natura, particolarmente esposti a questo rischio. In alcune industrie, inoltre, la presenza di oli e grassi può ulteriormente complicare il quadro: questi residui creano superfici appiccicose che facilitano l’adesione delle polveri e accelerano la proliferazione microbica. In ambito alimentare, tali residui oleosi rappresentano anche un grave rischio di contaminazione diretta degli alimenti, compromettendo l’igiene del processo produttivo.
Un rischio concreto per salute, produttività e sicurezza
L’accumulo progressivo di questi contaminanti possono causare svariate problematiche. Le implicazioni sono gravi:
Degrado della qualità dell’aria, con conseguenti allergie, asma, irritazioni e rischio di infezioni.
Sindrome dell’Edificio Malato (SBS), che porta ad assenteismo e calo della produttività.
Riduzione dell’efficienza impiantistica, con occlusione delle condotte, aumento del carico per i sistemi HVAC e incremento dei consumi energetici.
Compromissione del prodotto finito, in settori sensibili come alimentare, farmaceutico o elettronico, con possibili richiami, fermi produzione e danni reputazionali.
Rischio incendio in presenza di polveri infiammabili (farina, segatura, ecc.), specialmente se non gestite correttamente.